29 giugno 2005
28 giugno 2005
Solidarietà (e disprezzo)
Solidarietà a tutti gli amici e lettori milanesi. Perché? Ecco, perché. E disprezzo a tutti quelli che non capiscono il senso della mia solidarietà.
27 giugno 2005
E sia...
[niente, volevo rendervi edotti del fatto che vi siete scampati un post polemico su Flickr - ché oggi mi sento (più) acida (del solito) - poi abortito perché mi sono accorto che intanto l'interfaccia del suddetto sito era migliorata]
...dal momento che uno che fa tendenza come me non può mancare nell'aggreghello più trendy del momento, ecco il mio resoconto del blograduno piacentino.
Come da post qui sotto gli auspici non erano esattamente fausti, e infatti il viaggio è stato una semi-tragggedia, almeno per me che sono abituato a quella borghese e anche un po' reazionaria comodità chiamata aria condizionata - ma si sa, non sono né granata né artista ;-PPP
Anyway, dopo essere stati raggiunti dalle Rane quasi al completo durante un'inattesa deviazione per cimiteri, arriviamo all'agognato agriturismo, con un ameno parcheggio al sole... Non vi dirò chi c'era (perché non lo so, cercare di associare una faccia ad un nick ad un blog è stata per me un'impresa impossibile), non vi dirò cosa abbiamo mangiato (cose buone) né quanto (troppo), né se abbiamo fatto onore al vinello bianco frizzante, né se abbiamo parlato male degli assenti, né se Zefram, concusso dagli studentelli dell'ottimissimo (e alquanto ringiovanito, ohibo') organizzatore e padrone di casa, il Farfi, sia riuscito a far ubriacare il professore per carpirgli i segreti della prova di oggi, né se, infine, dei pazzi si siano messi a giocare a pallone sotto il sole, dopo aver abbondantemente libato (d'altronde ci sono già gli altri, con tanto di foto, e non vorrei rubare il format a qualcun'altra).
Voglio però rendervi partecipi una volta di più delle mie pene amorose, e delle mie effimere soddisfazioni, con questa foto di AmicaB:
E adesso, mannaggia a voi, mi sentirò in dovere di linkare e leggere altri 40 blog, e non saprò dove trovare il tempo per farlo...
...dal momento che uno che fa tendenza come me non può mancare nell'aggreghello più trendy del momento, ecco il mio resoconto del blograduno piacentino.
Come da post qui sotto gli auspici non erano esattamente fausti, e infatti il viaggio è stato una semi-tragggedia, almeno per me che sono abituato a quella borghese e anche un po' reazionaria comodità chiamata aria condizionata - ma si sa, non sono né granata né artista ;-PPP
Anyway, dopo essere stati raggiunti dalle Rane quasi al completo durante un'inattesa deviazione per cimiteri, arriviamo all'agognato agriturismo, con un ameno parcheggio al sole... Non vi dirò chi c'era (perché non lo so, cercare di associare una faccia ad un nick ad un blog è stata per me un'impresa impossibile), non vi dirò cosa abbiamo mangiato (cose buone) né quanto (troppo), né se abbiamo fatto onore al vinello bianco frizzante, né se abbiamo parlato male degli assenti, né se Zefram, concusso dagli studentelli dell'ottimissimo (e alquanto ringiovanito, ohibo') organizzatore e padrone di casa, il Farfi, sia riuscito a far ubriacare il professore per carpirgli i segreti della prova di oggi, né se, infine, dei pazzi si siano messi a giocare a pallone sotto il sole, dopo aver abbondantemente libato (d'altronde ci sono già gli altri, con tanto di foto, e non vorrei rubare il format a qualcun'altra).
Voglio però rendervi partecipi una volta di più delle mie pene amorose, e delle mie effimere soddisfazioni, con questa foto di AmicaB:
E adesso, mannaggia a voi, mi sentirò in dovere di linkare e leggere altri 40 blog, e non saprò dove trovare il tempo per farlo...
24 giugno 2005
Portate sfiga
Sabato 4 dicembre 2004: primo contatto con i bloggers, in un ameno agriturismo dell'astigiano.
Venerdì 3 dicembre 2004: incidentone d'auto sulla tangenziale andando a lavoro.
Domenica 26 giugno 2005: blograduno piacentino.
Giovedì 23 giugno 2005: incidente d'auto tornando da lavoro.
Per il momento concedo il beneficio del dubbio, basandomi sulla legge dei grandi numeri, ma di sicuro il trend è tutt'altro che positivo...
Venerdì 3 dicembre 2004: incidentone d'auto sulla tangenziale andando a lavoro.
Domenica 26 giugno 2005: blograduno piacentino.
Giovedì 23 giugno 2005: incidente d'auto tornando da lavoro.
Per il momento concedo il beneficio del dubbio, basandomi sulla legge dei grandi numeri, ma di sicuro il trend è tutt'altro che positivo...
22 giugno 2005
*Culo e camicia
Uno arriva a lavoro, già incazzato perché ha litigato - tanto per cambiare - con i mezzi pubblici, e si ritrova questa disgustosa notizia come zuccherino per cominciare bene la giornata. Nulla di quanto scritto mi stupisce minimamente, ma trovo sempre più odioso quel cretino di Pera, forse più odioso di quel ritratto da santa inquisizione di Ruini, a cui almeno si può applicare l'attenuante che in fondo sta facendo il suo lavoro.
Update: trackback casalinguo ;-P ad un post di Gerry.
Update: trackback casalinguo ;-P ad un post di Gerry.
21 giugno 2005
Mozilla... sta arrivando...
Per quanto il monopolio e la qualità (?) dei prodotti di mamma Microsoft non mi piacciano particolarmente, non sono neanche mai stato un alfiere dell'open source. Eppure, da un mese o poco più sono entrato a far parte dell'8% di navigatori che usa Firefox, riconoscendomi in questo articolo di Repubblica. Arrivando addirittura a dismettere Outlook Express per Thunderbird. Trovo che questi software, nonostante abbiano una o due funzioni in meno rispetto agli avversari Microsoft, siano più sicuri, affidabili, flessibili, comodi, e gradevoli. E, non ultimo, Thunderbird ha il supporto per i feed.
21 giugno
Oggi è il solstizio d'estate, la giornata più lunga dell'anno, data carica di significati simbolici e magici. Qualcuna va a Parigi a celebrare oscuri baccanali, io, preso dalla disperazione, ho consultato siti di magia per trovare qualche rituale magico per scacciare un po' della sfiga che mi perseguita. Il rituale non l'ho trovato (o meglio, c'è, ma è così complicato che ho preferito desistere), invece, leggendo delle notizie sulla Wicca, ho scoperto che mi ha rubato la norma di condotta morale:
Finché non fai del male a nessuno, fa ciò che vuoi
Platino nero
Sessanta dollari al barile. Dovremo aspettare i 100, 200, 300 dollari al barile, per puntare su altre fonti di energia? Magari una cosa banale, biodegradabile e meno inquinante come l'olio di colza?
20 giugno 2005
Urka!
La notizia del giorno è che nel pollaio del centro-sinistra si siano, pare, finalmente messi d'accordo, tra l'altro su un tema spinoso come quello delle primarie, che tanto furono vituperate dopo l'inaspettata (dalle gerarchie di partito) designazione di Niki Vendola a candidato presidente della Puglia alle ultime regionali. Quindi, non considerando gli scontati cambi di idea, tatticismi, politicismi, personalismi, incomprensibil-ismi, l'8 e il 9 ottobre saremo chiamati ad indicare il candidato premier dell'... Ulivo? FED? Unione? Cippa Lippa Federation? tra Prodi, Di Pietro, Bertinotti e Pecoraro Scanio - questi i probabili candidati. Naturale conseguenza delle primarie, un congresso a dicembre per stabilire il programma.
Perché mi riesce così difficile crederci?
Perché mi riesce così difficile crederci?
19 giugno 2005
*Ignoranti
(d'ora in poi, i post della guerra contro la chiesa cattolica saranno evidenziati da un asterisco iniziale)
Mi chiedo se i cretini che hanno partecipato alla manifestazione di ieri, e gli altrettanto cretini nonché bastardi che l'hanno organizzata, conoscano e comprendano la differenza tra matrimonio civile e matrimonio religioso.
Mi chiedo se i cretini che hanno partecipato alla manifestazione di ieri, e gli altrettanto cretini nonché bastardi che l'hanno organizzata, conoscano e comprendano la differenza tra matrimonio civile e matrimonio religioso.
18 giugno 2005
Guerra!
Dichiaro ufficialmente guerra alla chiesa cattolica e a chi pretende di seguirne i dettami (pretende perché è umanamente impossibile seguirli tutti e alla lettera; perfino Ratzinger dà adito alle malelingue riguardo al suo segretario 'particolare'). Il casus belli è questa notizia: una marcia contro la legge sulle unioni omosessuali voluta da Zapatero (santo subito!), con l'esplicito sostegno della conferenza episcopale spagnola, e a cui parteciperanno anche organizzazioni straniere. Per quanto stanno di certo meglio di noi, mi chiedo se in Spagna (e all'estero) non ci sia niente di più importante per cui manifestare, che non il mai troppo precoce riconoscimento di diritti inalienabili della persona.
16 giugno 2005
14 giugno 2005
Paese di merda (cit)
Avrei voluto scrivere un post sul risultato (?) del referendum, magari imbastendo un minimo di analisi socio-politico-cultural-economica, che legasse il mancato quorum ai mezzi pubblici perennemente in ritardo, ma sono troppo stanco. Perciò, delego le mie "rimostranze" a questo, scovato grazie a TOM.
13 giugno 2005
Mad world
É possibile innamorarsi, alla veneranda età di quasi 28 anni, non di un attore, ancora comprensibile, ma del personaggio di un film? Di un adolescente disturbato, disadattato, ma tremendamente tenero ed indifeso? In balia di questo 'mad world', titolo di una splendida e toccante canzone della colonna sonora, cover dei Tears for Fears.
Sto parlando di Donnie Darko, uno dei più bei film che ho visto ultimamente. Quello che pensavo essere uno dei tanti film sull'adolescenza negli Stati Uniti, un po' come Schegge di follia. E invece è tutt'altro, molto meno banale e scontato di un qualsiasi teen movie. Il tutto condito da un cast d'eccezione: Mary McDonnell nel ruolo della madre, Katharine Ross nel ruolo della psichiatra, Patrick Swayze nei panni dell'uomo carismatico, e Noah Wyle e Drew Barrymore professori di Donnie.
Vedetelo, vedetelo, vedetelo.
Sto parlando di Donnie Darko, uno dei più bei film che ho visto ultimamente. Quello che pensavo essere uno dei tanti film sull'adolescenza negli Stati Uniti, un po' come Schegge di follia. E invece è tutt'altro, molto meno banale e scontato di un qualsiasi teen movie. Il tutto condito da un cast d'eccezione: Mary McDonnell nel ruolo della madre, Katharine Ross nel ruolo della psichiatra, Patrick Swayze nei panni dell'uomo carismatico, e Noah Wyle e Drew Barrymore professori di Donnie.
Vedetelo, vedetelo, vedetelo.
12 giugno 2005
Metti una canna da Kiti
^_____^
Sappiate, innanzitutto, che l'ospitalità di Kiti fa schifo. In secondo luogo, c'è la remota possibilità che diventi il vicino di casa di Panda (e di un avvenente ragazzo dagli ancora sconosciuti gusti sessuali). Le credenze d'antiquariato costano un botto. L'amore è imprevedibile. Nino è fantastico. (non mettete in relazione le ultime due frasi, potreste presumere qualcosa che, purtroppo, non è. Poi, Nino è un gatto, quindi...) La buona azione quotidiana: convincere a votare 4 sì. L'ambiente della palestra fa schifo. Un altro terrazzo (e palazzo) come le Fate Ignoranti. L'equilibrio del trio. Taralli. Birra. Sigarette. Fumo...
Sappiate, innanzitutto, che l'ospitalità di Kiti fa schifo. In secondo luogo, c'è la remota possibilità che diventi il vicino di casa di Panda (e di un avvenente ragazzo dagli ancora sconosciuti gusti sessuali). Le credenze d'antiquariato costano un botto. L'amore è imprevedibile. Nino è fantastico. (non mettete in relazione le ultime due frasi, potreste presumere qualcosa che, purtroppo, non è. Poi, Nino è un gatto, quindi...) La buona azione quotidiana: convincere a votare 4 sì. L'ambiente della palestra fa schifo. Un altro terrazzo (e palazzo) come le Fate Ignoranti. L'equilibrio del trio. Taralli. Birra. Sigarette. Fumo...
10 giugno 2005
Stasera...
...ce l'ho con il mondo e mi girano che non avete idea. Perciò, non rompetemi i coglioni, e fatemi il piacere di andare a votare domenica, possibilmente 4 sì.
Il ragazzo del vapore
Ieri sera sono andato a vedere Steamboy: non mi è piaciuto ;-)
OK, dopo aver buttato il sasso, vediamo di motivare meglio questo giudizio lapidario e perentorio.
Pare che Steamboy sia il più costoso film d'animazione prodotto in Giappone. Effettivamente gli scenari sono spettacolari, l'animazione è di prima classe e la computer grafica piuttosto buona, e anche la colonna sonora è da film di serie A. Ma per fare un bel film, i mezzi non bastano. Ci vuole un'idea, ci vuole una sceneggiatura che la valorizzi, e una regia adatta. Tolto il terzo punto, a mio modestissimo parere, i primi due sono assenti.
L'idea. Può essere un mio problema personale, ma i passati alternativi non mi hanno mai attizzato. O fai come Last Exile (sempre sia lodato), o Dune di David Lynch, tanto per non scomodare i grandi nomi, cioé prendi degli elementi retrò e li inserisci in uno scenario alieno, oppure non so, è inevitabile per me pensare a tutte le incongruenze storiche, tecniche e scientifiche mostrate. Questo per l'ambientazione. La vera big idea è lo scontro tra due visioni relative alla scienza e al progresso scientifico: scienza dedicata alla felicità del genere umano, e scienza asservita al profitto ad ogni costo, anche se si tratta di produrre e vendere armi terribili. Nonostante non si tratti di niente di nuovo, sarebbe comunque potuta essere una buona idea, non fosse per...
La sceneggiatura. Di solito gli anime si rivolgono ad un pubblico di adolescenti, ma sono godibili anche per un pubblico adulto (altrimenti non saremmo qui a parlarne, no?). In questo caso mi sembra invece che il target fosse un pubblico preadolescenziale (particolarmente deficiente, mi verrebbe da dire), visto come sono stati delineati (?) i personaggi, e come è sviluppata (?) la storia.
spoiler
Il film comincia con l'antefatto, di cui si capisce ben poco. Continua con la stringata introduzione del protagonista, un ragazzino di Manchester, che si ritrova a recitare una parte di primo piano negli eventi scatenati dal nonno (un vecchiaccio insopportabile) e dal padre (una specie di Frankenstein con deliri di onnipotenza), sballottato tra i cattivi che sono cattivi, e i buoni che tanto buoni non sono (con tanto di personaggio i cui occhiali, nel momento in cui si rivela non tanto dissimile dai cattivi, diventano sinistramente riflettenti, oh - my - god) in compagnia di una ragazzina insoportabile (ma va?), che dovrebbe simboleggiare la redenzione, passando dal campo del male a quello del bene. Il climax parte a metà film, arrivando alla conclusione (?) con un fiatone che manco io dopo 12 Km di Stratorino. Il tutto condito dai luoghi comuni dei peggiori film americani, e da un costante senso di dejà vu (l'ambientazione è la stessa di Master of Mosquiton, alcune scene paiono autocitazioni di Akira, e per tutto il film non ho potuto fare a meno di pensare a Laputa, dell'unico e solo Miyazaki, un must per gli amanti dell'animazione giapponese, film riuscito con ben altro esito).
/spoiler
Ed ecco le due grandi ombre che incombono sul film: Akira e Miyazaki.
Akira. Precedente lungometraggio di Otomo, è una pietra miliare dell'animazione, e IMHO i paragoni sono inevitabili. A livello tecnico, nonostante risalga a più di 15 anni fa, ha poco da invidiare, nonostante le tonnellate di CGI presente in Steamboy. Dal punto di vista della sceneggiatura siamo proprio su un altro pianeta. Grazierò l'idea, dal momento che Akira è tratto da una serie manga.
Miyazaki. A parte il fatto che finora (dita incrociate, non ho ancora visto il suo ultimo film, Howl's Moving Castle) è riuscito a non far rimpiangere le sue opere precedenti, il tema del film è molto vicino a quelli di solito trattati da questo regista: ho percepito la cosa come una sorta di invasione di campo, tra l'altro con esiti a mio parere negativi.
Insomma, possibile che non abbiamo trovato un modo migliore per sspendere tutti quei soldi?
Gil/trivia per i trekkisti: nella versione inglese la voce del nonno è di Patrick Stewart
OK, dopo aver buttato il sasso, vediamo di motivare meglio questo giudizio lapidario e perentorio.
Pare che Steamboy sia il più costoso film d'animazione prodotto in Giappone. Effettivamente gli scenari sono spettacolari, l'animazione è di prima classe e la computer grafica piuttosto buona, e anche la colonna sonora è da film di serie A. Ma per fare un bel film, i mezzi non bastano. Ci vuole un'idea, ci vuole una sceneggiatura che la valorizzi, e una regia adatta. Tolto il terzo punto, a mio modestissimo parere, i primi due sono assenti.
L'idea. Può essere un mio problema personale, ma i passati alternativi non mi hanno mai attizzato. O fai come Last Exile (sempre sia lodato), o Dune di David Lynch, tanto per non scomodare i grandi nomi, cioé prendi degli elementi retrò e li inserisci in uno scenario alieno, oppure non so, è inevitabile per me pensare a tutte le incongruenze storiche, tecniche e scientifiche mostrate. Questo per l'ambientazione. La vera big idea è lo scontro tra due visioni relative alla scienza e al progresso scientifico: scienza dedicata alla felicità del genere umano, e scienza asservita al profitto ad ogni costo, anche se si tratta di produrre e vendere armi terribili. Nonostante non si tratti di niente di nuovo, sarebbe comunque potuta essere una buona idea, non fosse per...
La sceneggiatura. Di solito gli anime si rivolgono ad un pubblico di adolescenti, ma sono godibili anche per un pubblico adulto (altrimenti non saremmo qui a parlarne, no?). In questo caso mi sembra invece che il target fosse un pubblico preadolescenziale (particolarmente deficiente, mi verrebbe da dire), visto come sono stati delineati (?) i personaggi, e come è sviluppata (?) la storia.
spoiler
Il film comincia con l'antefatto, di cui si capisce ben poco. Continua con la stringata introduzione del protagonista, un ragazzino di Manchester, che si ritrova a recitare una parte di primo piano negli eventi scatenati dal nonno (un vecchiaccio insopportabile) e dal padre (una specie di Frankenstein con deliri di onnipotenza), sballottato tra i cattivi che sono cattivi, e i buoni che tanto buoni non sono (con tanto di personaggio i cui occhiali, nel momento in cui si rivela non tanto dissimile dai cattivi, diventano sinistramente riflettenti, oh - my - god) in compagnia di una ragazzina insoportabile (ma va?), che dovrebbe simboleggiare la redenzione, passando dal campo del male a quello del bene. Il climax parte a metà film, arrivando alla conclusione (?) con un fiatone che manco io dopo 12 Km di Stratorino. Il tutto condito dai luoghi comuni dei peggiori film americani, e da un costante senso di dejà vu (l'ambientazione è la stessa di Master of Mosquiton, alcune scene paiono autocitazioni di Akira, e per tutto il film non ho potuto fare a meno di pensare a Laputa, dell'unico e solo Miyazaki, un must per gli amanti dell'animazione giapponese, film riuscito con ben altro esito).
/spoiler
Ed ecco le due grandi ombre che incombono sul film: Akira e Miyazaki.
Akira. Precedente lungometraggio di Otomo, è una pietra miliare dell'animazione, e IMHO i paragoni sono inevitabili. A livello tecnico, nonostante risalga a più di 15 anni fa, ha poco da invidiare, nonostante le tonnellate di CGI presente in Steamboy. Dal punto di vista della sceneggiatura siamo proprio su un altro pianeta. Grazierò l'idea, dal momento che Akira è tratto da una serie manga.
Miyazaki. A parte il fatto che finora (dita incrociate, non ho ancora visto il suo ultimo film, Howl's Moving Castle) è riuscito a non far rimpiangere le sue opere precedenti, il tema del film è molto vicino a quelli di solito trattati da questo regista: ho percepito la cosa come una sorta di invasione di campo, tra l'altro con esiti a mio parere negativi.
Insomma, possibile che non abbiamo trovato un modo migliore per sspendere tutti quei soldi?
Gil/trivia per i trekkisti: nella versione inglese la voce del nonno è di Patrick Stewart
08 giugno 2005
Ode al superminestrone
SuperSECca nei commenti a questo post di Inve.
Gil/Gabri, il mio amore per te è immutato, sappilo :-}°°°
P.S. una menzione speciale per Pleonastica
Gil/Gabri, il mio amore per te è immutato, sappilo :-}°°°
P.S. una menzione speciale per Pleonastica
Bibliomania
Chi la fa l'aspetti, perciò eccomi alle prese con il (graditissimo, in realtà) testimone che mi ha passato Pleonastica.
Libri che possiedo nella mia biblioteca, e genere:
non li ho mai contati, però sono un bel po', stipati su 6 mensoloni lunghi 1 metro e mezzo. Il genere... principalmente fantascienza e fantasy, ma non mancano 'classici' scolastici, e libri di narrativa contemporanea, e qualche saggio.
Ultimo libro che ho comprato:
"margherita dolce vita" di Benni, e "tanequil" di Terry Brooks (comprati in compagnia di Pleonastica, guarda un po')
Libro che sto leggendo ora:
"la misteriosa fiamma della regina loana" di Umberto Eco (di solito le mie letture sono meno impegnate, ma... a caval donato)
Tre libri che consiglio ad altri blogger, e perché:
"amrita" di Banana Yoshimoto,
"il signore degli anelli" di John Ronald Reuel Tolkien,
"anni senza fine" di Clifford Simak
perché sono tra i miei libri preferiti, e mi hanno dato molto.
Il testimone lo passo a:
Inve
Zefram
Numero6
Gerry (pensavi di scamparla, eh?! ;-PPP)
Libri che possiedo nella mia biblioteca, e genere:
non li ho mai contati, però sono un bel po', stipati su 6 mensoloni lunghi 1 metro e mezzo. Il genere... principalmente fantascienza e fantasy, ma non mancano 'classici' scolastici, e libri di narrativa contemporanea, e qualche saggio.
Ultimo libro che ho comprato:
"margherita dolce vita" di Benni, e "tanequil" di Terry Brooks (comprati in compagnia di Pleonastica, guarda un po')
Libro che sto leggendo ora:
"la misteriosa fiamma della regina loana" di Umberto Eco (di solito le mie letture sono meno impegnate, ma... a caval donato)
Tre libri che consiglio ad altri blogger, e perché:
"amrita" di Banana Yoshimoto,
"il signore degli anelli" di John Ronald Reuel Tolkien,
"anni senza fine" di Clifford Simak
perché sono tra i miei libri preferiti, e mi hanno dato molto.
Il testimone lo passo a:
Inve
Zefram
Numero6
Gerry (pensavi di scamparla, eh?! ;-PPP)
07 giugno 2005
Ma allora ditelo! .\_/.
Prima di addentrarci nei torbidi (?) risvolti del dopo-pride, un update: sempre qui anche le foto di Roberto.
Diciamocelo: il clou della serata doveva essere, dopo la festa al The Village all'Idroscalo, il pernottamento tete-a-tete, anzi, il voulez-vous-coucher-avec-moi-ce-soir ;-P con Peppe nel monolocale di una sua amica - in zona navigli, voglio dire, proprio dietro Porta Ticinese (è Porta Ticinese, vero?!). Convinti che questo sia il programma e che tutto stia scorrendo liscio, io e Tupy ci rechiamo con Beppe al suddetto monolocale, ci facciamo una doccia, facciamo quattro ciance. Poi, quando Cristina e Tiziana, le amiche di Tupy, chiamano per mettersi d'accordo per andare a mangiare un boccone, scoppia il dramma. Tupy ha l'estrema indelicatezza di parlare al cellulare in prima persona singolare, e questo urta in maniera irrecuperabile la sensibilità di Peppe... da qui una scenata che mi ha visto allibito spettatore - avete presente quando, cambiando canale, becchi un film a metà, in una scena topica, che ti risulta incomprensibile perché ti mancano i retroscena. Ecco, la stessa cosa, solo che i retroscena non è che me li ero persi, proprio non c'erano. Sorvolando sulla comprensibile reazione di Tupy, abbiamo preso e ce ne siamo andati. Saltato il Village, saltata l'eventuale trombata... ma a parte questo, mi chiedo, possibile che noi checche siamo davvero così insicure, autoreferenziali ed egoiste?!
Diciamocelo: il clou della serata doveva essere, dopo la festa al The Village all'Idroscalo, il pernottamento tete-a-tete, anzi, il voulez-vous-coucher-avec-moi-ce-soir ;-P con Peppe nel monolocale di una sua amica - in zona navigli, voglio dire, proprio dietro Porta Ticinese (è Porta Ticinese, vero?!). Convinti che questo sia il programma e che tutto stia scorrendo liscio, io e Tupy ci rechiamo con Beppe al suddetto monolocale, ci facciamo una doccia, facciamo quattro ciance. Poi, quando Cristina e Tiziana, le amiche di Tupy, chiamano per mettersi d'accordo per andare a mangiare un boccone, scoppia il dramma. Tupy ha l'estrema indelicatezza di parlare al cellulare in prima persona singolare, e questo urta in maniera irrecuperabile la sensibilità di Peppe... da qui una scenata che mi ha visto allibito spettatore - avete presente quando, cambiando canale, becchi un film a metà, in una scena topica, che ti risulta incomprensibile perché ti mancano i retroscena. Ecco, la stessa cosa, solo che i retroscena non è che me li ero persi, proprio non c'erano. Sorvolando sulla comprensibile reazione di Tupy, abbiamo preso e ce ne siamo andati. Saltato il Village, saltata l'eventuale trombata... ma a parte questo, mi chiedo, possibile che noi checche siamo davvero così insicure, autoreferenziali ed egoiste?!
05 giugno 2005
Proud to be gay ^__^
Il mio primo gay pride, yeah! Qua sotto una foto emblematica ;-) qua invece tutte le foto scattate, full size, con eventuale commento.
Che dire? Luci e ombre, ma soprattutto luci, e le ombre sono indipendenti dalla manifestazione. Ma partiamo con la nuda (magari!!!!!) cronaca.
Partenza alle 10,50 da Porta Nuova con Roberto. Poverino, l'ho costretto a prendere la seconda classe di un interregionale... ma è sopravvissuto egregiamente, direi ]:-> Arrivo alle dodici meno dieci a Milano Centrale, dove una SECca in versione dayglo ;-P accoglie i froci torinesi e la chec... ehm, il geologo livornese ;-PPP Chiamo Tupy (Tupy lives!!!) al cellulare per sapere se sta arrivando, e fra quante orbite plutoniane è previsto il suo arrivo ;-PpPpPp Stranamente è sul tram, in avvicinamento alla stazione, in compagnia della sua amica Letizia e di Peppe, con cui dovrei inciuciare la notte... salvo poi vedermi sfumare la trombata sotto gli occhi .\_/. ma lasciamo perdere.
Compattato il gruppo, ci dirigiamo alla trattoria piacentina Pane al pane, vino al vino (grazie a Typesetter per l'organizzazione) dove, raggiunti da una splendida e quasi angelica ;-) restodelmondo ci strafochi... ehm, carichiamo le nostre riserve energetiche per la manifestazione del pomeriggio (e ce n'è proprio bisogno!) e accogliamo con piacere il supporto morale e fisico della mamma di Typesetter. Sorvolerò sul gnocco fritto, salumi, primi secondi, dolci, vini vari... e andrò direttamente al concentramento in Piazza della Repubblica, tra manifesti dell'U.A.A.R. ("Zapatero santo subito"), arrivi, fughe, scomparse e ritrovamenti ;-) Ci raggiunge Emmanuele, l'angelico ;-) fiancé dell'angelica scribacchina, capelli biondi biondi occhi azzurri azzurri pelle chiara chiara (mammamia, tra lui ed Inve sto assistendo ad una pericolosa ed inopinata deriva 'bionda' dei miei gusti in fatto di uomini ^__^ ), nonché un amico cineoperatore (VIDEO VIDEO VIDEO!) del suddetto geologo. Poco più avanti scopro la delegazione torinese, con tanto di 'Tesoriera' in abiti (?) 'da lavoro', sempre molto pudica e castigata... Tupy, persa nella ricerca di alcuni suoi amici, mi informa via cellulare che sono vicino al carro dell'Arcilesbica. La manifestazione è partita, ma noi non ce ne rendiamo conto, e quindi andiamo un po' avanti, ammirando l'umanità varia, carri di locali, Arcigay, AGEDO, Arcilesbica, Cassero, raeliani etc., bandiere arcobaleno e un sacco di bandiere inneggianti al PACS ;-) Ritroviamo Tupy, e qui mi viene la balzana idea di aspettare lo striscione dell'Informagay. A parte la... non tanto sorpresa, ma piacevole quanto inaspettata conferma di trovarmi una persona con cui ho lavorato al SanPaolo a reggere lo striscione del Comitato Pride 2006 (sì, il prossimo anno tutti qui a Torino!), io e Roberto rimaniamo incastrati nel ruolo di portantini dello striscione dell'associazione fino alla fine della manifestazione, preceduti dalla limousine di Le Folies Scandal, con la Plati (nota drag torinese) che spunta dal tettuccio, e altre due drag mollemente adagiate sul portabagagli, e seguiti dallo striscione e auto del Caffé Leri, condotta da Mimmo, il proprietario. Alice, Marta ed Emmanuele per un po' ci coadiuvano (grazie!), poi giustamente ci lasciano per godersi un po' la manifestazione, mentre Andrea continua imperterrito a seguirci ;-) Momento VIP quando incrociamo Cecchi Paone con il cartello "Ponzio Pilato si astenne". Arrivati faticosamente al Duomo, Silvia e mamma ci lasciano, sfiancate dal ritmo estenuantemente lento della marcia, mentre poco prima la 'Tesoriera' dell'associazione aveva fatto tremare il MOIGE avvicinando alcuni bambini che stavano assistendo al corteo insieme ai genitori. Alla fine, verso le 19,30, arriviamo in vista del Parco Sempione, ammainiamo lo striscione, e andiamo alla ricerca di Tupy e dei suoi amici, raggiunti da Marta ed Emmanuele. Ciancio un po' con i due fidanzati, di Star Trek, obviously, di Harry Potter e di (pessimi) adattamenti e traduzioni, finché non vengo abbandonato :-*** Saluto Andrea e l'amico di Andrea Andrea pure lui, comunico a Roberto che potrà viaggiare in prima classe super lusso perché io rimango a dormire a Milano e prima di uscire dal Parco Sempione saluto ancora un po' di notabili torinesi. La cronaca del Pride finisce qui. Il pettegolezzo sul dopo-pride magari in un post a venire ;-P ma un bacio a Cristina per la sua estrema disponibilità e gentilezza non può mancare.
Che dire? Luci e ombre, ma soprattutto luci, e le ombre sono indipendenti dalla manifestazione. Ma partiamo con la nuda (magari!!!!!) cronaca.
Partenza alle 10,50 da Porta Nuova con Roberto. Poverino, l'ho costretto a prendere la seconda classe di un interregionale... ma è sopravvissuto egregiamente, direi ]:-> Arrivo alle dodici meno dieci a Milano Centrale, dove una SECca in versione dayglo ;-P accoglie i froci torinesi e la chec... ehm, il geologo livornese ;-PPP Chiamo Tupy (Tupy lives!!!) al cellulare per sapere se sta arrivando, e fra quante orbite plutoniane è previsto il suo arrivo ;-PpPpPp Stranamente è sul tram, in avvicinamento alla stazione, in compagnia della sua amica Letizia e di Peppe, con cui dovrei inciuciare la notte... salvo poi vedermi sfumare la trombata sotto gli occhi .\_/. ma lasciamo perdere.
Compattato il gruppo, ci dirigiamo alla trattoria piacentina Pane al pane, vino al vino (grazie a Typesetter per l'organizzazione) dove, raggiunti da una splendida e quasi angelica ;-) restodelmondo ci strafochi... ehm, carichiamo le nostre riserve energetiche per la manifestazione del pomeriggio (e ce n'è proprio bisogno!) e accogliamo con piacere il supporto morale e fisico della mamma di Typesetter. Sorvolerò sul gnocco fritto, salumi, primi secondi, dolci, vini vari... e andrò direttamente al concentramento in Piazza della Repubblica, tra manifesti dell'U.A.A.R. ("Zapatero santo subito"), arrivi, fughe, scomparse e ritrovamenti ;-) Ci raggiunge Emmanuele, l'angelico ;-) fiancé dell'angelica scribacchina, capelli biondi biondi occhi azzurri azzurri pelle chiara chiara (mammamia, tra lui ed Inve sto assistendo ad una pericolosa ed inopinata deriva 'bionda' dei miei gusti in fatto di uomini ^__^ ), nonché un amico cineoperatore (VIDEO VIDEO VIDEO!) del suddetto geologo. Poco più avanti scopro la delegazione torinese, con tanto di 'Tesoriera' in abiti (?) 'da lavoro', sempre molto pudica e castigata... Tupy, persa nella ricerca di alcuni suoi amici, mi informa via cellulare che sono vicino al carro dell'Arcilesbica. La manifestazione è partita, ma noi non ce ne rendiamo conto, e quindi andiamo un po' avanti, ammirando l'umanità varia, carri di locali, Arcigay, AGEDO, Arcilesbica, Cassero, raeliani etc., bandiere arcobaleno e un sacco di bandiere inneggianti al PACS ;-) Ritroviamo Tupy, e qui mi viene la balzana idea di aspettare lo striscione dell'Informagay. A parte la... non tanto sorpresa, ma piacevole quanto inaspettata conferma di trovarmi una persona con cui ho lavorato al SanPaolo a reggere lo striscione del Comitato Pride 2006 (sì, il prossimo anno tutti qui a Torino!), io e Roberto rimaniamo incastrati nel ruolo di portantini dello striscione dell'associazione fino alla fine della manifestazione, preceduti dalla limousine di Le Folies Scandal, con la Plati (nota drag torinese) che spunta dal tettuccio, e altre due drag mollemente adagiate sul portabagagli, e seguiti dallo striscione e auto del Caffé Leri, condotta da Mimmo, il proprietario. Alice, Marta ed Emmanuele per un po' ci coadiuvano (grazie!), poi giustamente ci lasciano per godersi un po' la manifestazione, mentre Andrea continua imperterrito a seguirci ;-) Momento VIP quando incrociamo Cecchi Paone con il cartello "Ponzio Pilato si astenne". Arrivati faticosamente al Duomo, Silvia e mamma ci lasciano, sfiancate dal ritmo estenuantemente lento della marcia, mentre poco prima la 'Tesoriera' dell'associazione aveva fatto tremare il MOIGE avvicinando alcuni bambini che stavano assistendo al corteo insieme ai genitori. Alla fine, verso le 19,30, arriviamo in vista del Parco Sempione, ammainiamo lo striscione, e andiamo alla ricerca di Tupy e dei suoi amici, raggiunti da Marta ed Emmanuele. Ciancio un po' con i due fidanzati, di Star Trek, obviously, di Harry Potter e di (pessimi) adattamenti e traduzioni, finché non vengo abbandonato :-*** Saluto Andrea e l'amico di Andrea Andrea pure lui, comunico a Roberto che potrà viaggiare in prima classe super lusso perché io rimango a dormire a Milano e prima di uscire dal Parco Sempione saluto ancora un po' di notabili torinesi. La cronaca del Pride finisce qui. Il pettegolezzo sul dopo-pride magari in un post a venire ;-P ma un bacio a Cristina per la sua estrema disponibilità e gentilezza non può mancare.
03 giugno 2005
02 giugno 2005
Metti una sera al Leri
Sì, un post della serie "educazione sentimentale di una (non più tanto) giovine checca".
Stasera al succitato Caffé Leri l'imperdibile festa dell'Informagay (l'associazione a cui sono iscritto) con l'esibizione dal vivo di Mayerling, Natalia Pestrada e Sara Jevo (modestamente ho l'onore di conoscere personalmente le prime due). Lo confesso, è stato il mio spettacolo di Drag Queen. Il bilancio è molto positivo, loro sono brave e mi sono divertito, a vederle imitare Patti Pravo, Mina, Carmen Miranda, Loredana Berté e... Paola Cortellesi! Purtroppo non si è trattato di un pezzo delle Wooden Chicks, ma pazienza. Nonostante fossi sparito dalle scene per un po', è stato come un ritorno a casa ;-P
Stasera al succitato Caffé Leri l'imperdibile festa dell'Informagay (l'associazione a cui sono iscritto) con l'esibizione dal vivo di Mayerling, Natalia Pestrada e Sara Jevo (modestamente ho l'onore di conoscere personalmente le prime due). Lo confesso, è stato il mio spettacolo di Drag Queen. Il bilancio è molto positivo, loro sono brave e mi sono divertito, a vederle imitare Patti Pravo, Mina, Carmen Miranda, Loredana Berté e... Paola Cortellesi! Purtroppo non si è trattato di un pezzo delle Wooden Chicks, ma pazienza. Nonostante fossi sparito dalle scene per un po', è stato come un ritorno a casa ;-P