(e dire che avevo intenzione di scrivere un post intimista che nulla aveva a che fare con la politica... e dire che per anni ero riuscito a rimanere fedele alla mia linea non rispondere né tantomeno provocare flame politici)Premesso che rivendico il diritto di sbroccare come mi pare e piace sul MIO blog (sto prendendo una pericolosa deriva autoritaria... Fidel ti sostituisco io!) vorrei esprimere le mie idee in maniera un po' meno viscerale e pamphlettiana, magari dibattendo sui punti espressi dal Professor Marco Beccaria - aka
Farfintadiessersani aka il mio più cordiale nemico, autonominatosi tale alla maniera di Lord Voldemort con Harry Potter (mi permetto di identificarmi con Harry Potter, non foss'altro perché sono sul MIO blog bla bla bla) - in un interessante
commento su
Left Wing.
Punto primo: sono d'accordo su tutto (scusate, mi sono scordato di avvertirvi di sedervi, prima di fare quest'affermazione) tranne che sulla conclusione:
"soprattutto non c’era allora e non sembra esserci tuttora sulla scena alcun rappresentante alternativo, né più degno né meno"
Io la mia idea in merito ce l'ho (ovvero, da elettore di sinistra-senza-centro, a me sembra molto più liberale Prodi di Berlusconi), ma vorrei che mi fosse spiegato come ad un bambino dell'asilo cosa ha fatto di liberale Berlusconi in 5 anni di governo.
Punto secondo: io sono stato in partita iva per due anni, e per due anni mi sono sentito preso per il culo, da Berlusconi. A prescindere da questo ennesimo sfogo personale, posso anche dire di essere d'accordo (adesso se non vi siete seduti m'incazzo). Però... riguardo al cattolicesimo sociale mi chiedo allora cosa rappresenti la Margherita, per dire. O che timore può suscitare un Bertinotti che si dice attratto dal cattolicesimo (cosa che personalmente mi fa sentire male). Se da sinistra c'è il vizio di demonizzare l'avversario, non mi sembra che a destra succedano cose molto diverse.
Punto terzo: io la vedo in maniera completamente opposta. La legge sulla fecondazione assistita e il successivo referendum sono a mio avviso stati una completa genuflessione al Vaticano, così come le reiterate dichiarazioni di Pera, seconda carica dello Stato, così come gli slogan elettorali contro i PACS, fatti passare come 'matrimoni omosessuali' (magari!!!). È vero, bisgona ammettere che su alcune questioni si è trattato di molto fumo e poco arrosto, per fortuna, ma in maniera più ampia mi spaventa il Vaticano come diretto interlocutore politico - a mio avviso dovrebbero esserlo gli elettori cattolici, non Ruini. Inoltre, lo stesso Cecchi Paone, fedelissimo di Berlusconi, ne ha dette quattro e anche di più contro la sua stessa maggioranza di governo.
Punto quarto: terrei a ricordare che la motivazione ufficiale della guerra in Iraq era il pericolo delle armi di distruzione di massa possedute da Saddam. Rivelatesi inesistenti, la propaganda ha prontamente sterzato verso una più digeribile esportazione della democrazia. Io non credo che la democrazia possa essere esportata con le armi, perciò ritengo che l'attuale politica estera di sostegno agli USA sia sbagliata. Sia anche chiaro che ritengo che si possa essere in disaccordo con gli Stati Uniti senza essere loro nemici. Non mi sembra che la Francia sia entrata nella lista degli stati canaglia (oddio, non mi stupirebbe...). E in ogni caso se per politica estera chiara si intende l'italianissimo distinguo "non siamo andati in guerra ma siamo lì per la ricostruzione" io mi permetto di essere scettico. Riguardo alla questione israelo-palestinese, io personalmente trovo difficile avere una posizione netta, però a pelle mi riesce più facile simpatizzare con chi è di fatto occupato, segregato, discriminato... Infine, non riesco a prescindere dal 'folklore'. Io ho il privilegio di lavorare con persone straniere, e tutte quante mi dicono che Berlusconi nei loro paesi è considerato un pagliaccio. Direi che questo inficia qualsiasi credibilità avrebbe potuto avere la politica estera italiana.
Punto quinto: mi si spieghi, di nuovo come fossi un bambino dell'asilo, quali sono le riforme strutturali portate avanti dal governo uscente. Probabilmente sono irrimediabilmente fazioso, ma l'unica riforma che io mi ricordi che ha snellito la burocrazia è stata la Bassanini. Se invece si parla della cosiddetta legge Biagi, io e molti miei amici abbiamo provato sulle spalle cosa significa, e ne avremmo fatto volentieri a meno. Non parlo di ideologia ma di esperienza personale, se questo vale ancora qualcosa.
Punto sesto: sono di nuovo d'accordo con te (basta, non ne posso piuuuuu...) ma a me sembra, nel mio piccolo, che tu ti sia dimenticato delle innumerevoli leggi e leggine approvate per parare il culo a sé e ai vari amici dal governo uscente.
La depenalizzazione del falso in bilancio, per esempio. In una situazione economica simile l'amico Bush, pur appoggiato dalle grandi corporation, ha approvato leggi che inasprivano le pene per questo reato, non posso non dargliene atto. Qui in Italia è successo l'opposto. Come mai?
I vari condoni, che non hanno fatto che legittimare la già radicatissima cultura dell'illecito, e hanno fatto perdere miliardi alle casse dello Stato, miliardi ottenibili con una seria lotta all'evasione fiscale (e hanno fato parecchio comodo a Mediaset).
Le Cirami Cirielli e compagnia bella. Se ne sentiva così tanto la mancanza?
La legge Gasparri sulle telecomunicazioni, che ha anche qui favorito in maniera evidente Mediaset.
E mi fermo qui. Purtroppo non mi aspetto da nessuno una ferrea integrità, ognuno ha degli interessi da difendere, ma sono convinto che gli interessi di Berlusconi siano così tanti che non rimanga neanche uno spiraglio per quelli della collettività.
Naturalmente non ho citato lo spropositato aumento dei prezzi, il più alto nell'area euro. Non ho citato l'inesistente politica a sostegno della famiglia - a meno di non considerare il mese di pannolini gratis offerto con l'ultima finanziaria. Non ho citato le presunte grandi opere, che di grande hanno solo il preventivo, ma che sono al palo. Non ho citato alcune idee francamente demenziali - per fortuna rimaste tali - come il 'carbone pulito'. È come dire un omosessuale di destra, ooopsss...
A me sembrano motivi più che sufficienti per non votare Berlusconi. A me sembrano motivi sufficienti per non votare Berlusconi anche se si dichiarasse più a sinistra di Lenin.
E inoltre, faccio fatica a capire cosa ci sia di buono nella CdL in toto.
Non vedo una politica economica. Se la difesa delle varie aree di privilegio si chiama liberismo, mi mangio un cane.
Non vedo una politica dei diritti, laica. Direi che il caso dei PACS è emblematico. Invece di portare avanti delle proposte alternative a quelle del centrosinistra (già piuttosto blande, secondo me), c'è stata una chiusura totale. E i PACS non sono richiesti solo dai soliti quattro froci...
Non vedo una politica estera. Non è una politica estera essere subalterni agli USA, e nel comtempo mostrarsi amiconi con il presidente di turno nelle visite all'estero (e mi riferisco proprio all'amico Vladimir, lui che non è mai (?) stato comunista...).
Ecco, questi sono i miei 'dubbi' e le mie 'perplessità' sul centro-destra. Su questo centro-destra. Perché, sia chiaro, io sarei il primo a stappare una bottiglia di champagne se in Italia nascesse un centro-destra veramente liberale e liberista.
Quindi, per il momento sospendo il giudizio e il ritiro del saluto, in attesa di qualche circostanziata risposta. Augh.
(come se il mio saluto contasse qualcosa, poi. Ragazzi, take it easy! - oddio, detto da me...)